Valentina Cameli

Valentina è nata a Bolgheri e ha studiato all’ Istituto d’Arte di Volterra.

 

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Di Bolgheri  (Castagneto Carducci)  Classe ’78, si forma alla scuola d’arte di Volterra scegliendo l’indirizzo di specializzazione in oreficeria e sbalzo.

 Ha sperimentato varie tecniche tra le quali olio su tavola, acrilico, e acquerello , prediligendo però olio su tela

Ha sperimentato anche tecniche di scultura con creta.

Pittrice figurativa, ha sempre scelto come soggetti le figure femminili prediligendo come suo tratto riconoscibile il fumetto.

Ultima serie di ritratti sono ‘’le donne con la pistola’’ donne decise, che si ribellano anche a loro stesse  ma che non perdono la loro sensualità   

Da poco si è affacciata al panorama artistico livornese, iniziando a esporre con alcune associazioni (Fortezza Meraviglia, arte a Livorno) e  seguita anche dalla galleria Il Melograno con la quale lo scorso anno ha partecipato al premio Borgiotti.

Molte piccole esposizioni in alcuni locali come ‘’caffè Icaro’’ a Viareggio, ‘’gola caffè’’ a Cecina ‘’caffè de Mar’’ sempre a Cecina e ‘’il caffè degli artisti ‘’ a Pontedera. 

Ha organizzato insieme alla collega Cristina Guarducci, con la quale collabora spesso, due mostre importanti col patrocinio del comune di Livorno presso i locali della circoscrizione due; una nel mese di dicembre come evento policulturale con tema la violenza contro le donne, l’altra per l’otto marzo sempre con argomento la donna( intitolata quadri di donne e non solo)

Valentina Cameli

La giovane artista ha esposto a Viareggio, a Cecina, a Livorno nei locali della Circoscrizione 2 nel 2013, e in seguito, oltre ad alcune collettive con l’Associazione Ro-Art e presso Il Melograno, nel 2015 ha esposto a Livorno in mostra personale nei locali del White Cioccolata, quindi presso il Teatro delle Commedie. Ha partecipato alle ultime edizioni del Premio Rotonda.

Un ciclo di lavori è dedicato al “Burlesque”: figure retrò simpaticamente ammiccanti

Nel 2016 presenta un progetto nuovo che si ispira al romanzo di Mario Tobino “Le libere donne di Magliano”  e che ha preso corpo durante la visita all’ex manicomio di Volterra.

“La pazzia è davvero una malattia? Non è una delle misteriose e divine manifestazioni dell’uomo?”  ”…. anche i matti sono creature degne d’amore”

Valentina Cameli ritrae se stessa come una donna normale calata in una struttura dall’ingranaggio terribile nella quale si immaginano sofferenze indicibili.