SmeraFrida

Con la mente navigo per lontane terre.

Alcune sono terre tradizionali, altre sono rivoluzionarie.

C’é un villaggio che si chiama Nascimùr dove vivono gli artisti. Dipingono per strada e lucidano i campanili, puliscono le chiese e con molto rispetto entrano a piedi nudi per fare la preghiera del “Silenzio”.

È una lunga preghiera che mette in contatto il mondo, con tutte le razze, tutte le tribù.

Alle cinque del mattino c’é la unione dei due segreti.

In cielo si scontrano due pianeti: il bene e il male.

Io e il mio villaggio lottiamo fino all’ultimo e preghiamo perché il bene vinca.

Io in tale situazione innalzo una grande tenda, sotto il tronco di Ernester e accendo dodici candele al profumo di mandorle e aspetto lo scontro frontale.

Ecco che all’improvviso dal cielo cadono frammenti di stelle: ha vinto il bene.

Cari miei appartengo a questo mondo, a questo villaggio.

Un po’ rivoluzionaria. Ma sincera, spontanea, allegra e profonda. Questa sono IO.

Sono perdutamente innamorata dei sogni, della pittura, della favola; cerco di migliorarmi giorno per giorno, cerco di aiutare, cerco un bene profondo da tutti e da tutti cerco un universo nascosto.

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