Rino Di Terlizzi
Rino di Terlizzi è nato nel 1951 a Ruvo di Puglia (Bari) e attualmente vive a Bussero, a pochi chilometri di distanza da Milano. Allestitore Vetrinista e Perito Grafico, è stato introdotto al mondo della pittura dal Maestro Aldo Sterchele
“Parlami di un tuo sogno o di una tua sensazione ed io studierò la forma del colore e la trasformerò in quadro…”
La pittura di Rino Di Terlizzi ha un cromatismo intenso ed acceso che si frammenta in un caleidoscopico alternarsi di forme. Fuoco acceso, abissi di mari profondi, o gialli solari e smaglianti creano zone asimmetriche che si incastrano l’una nell’altra con ampie campiture. É un astratto concatenarsi di elementi, come grandi tessere colorate che distruggono l’immagine sino al limite estremo di un’astrazione assoluta…ma un fiore, un volto, una figura traspaiono da questo frantumarsi, come presenze che persistono nonostante lo scandirsi di colore che affiorano, si scompongono e si spezzano nel gioco serrato delle alternanze cromatiche. Pittura carica di energia e di vitalità, ricca di accostamenti insoliti e smaglianti che si evidenzia soprattutto nei grandi formati in cui la superficie assume il ruolo di protagonista, esaltando l’astrarsi delle forme che si alternano in uno spazio ricco di accordi armonici e vibranti.
Maestro e pittore
Aldo Sterchele
“L’artista deve essere cieco alle forme note, o meno note, sordo alle teorie e ai desideri della sua epoca e deve fissare gli occhi sulla sua vita interiore” diceva Kandisky. Rino Di Terlizzi, in qualsiasi momento della giornata, coglie le più singolari ispirazioni che la vita quotidiana sa offrire. “…Natura e uomo sono i due elementi che insieme creano il colore…”: tale pensiero suggerisce la tavolozza che da colore alla tela del suo desiderio di vita. “L’irrefrenabile voglia di esprimersi è la forza chiamata necessità interiore, che cerca nel soggettivo oggi una forma, domani un’altra”, riprende Kandisky. Di Terlizzi nella sua pittura si associa, forse inconsciamente, ad un’astrazione che attribuisce al colore una dimensione spirituale. É quasi un nuovo “Orfismo” il suo stile. L’Orfeo di Appollinaire associava l’idea della poesia pura alla pittura come linguaggio luminoso. Di Terlizzi con le sue forme, in cui il colore è simbolo del suo essere, rappresenta le fasi degli astri in un gioco di curve e di astrazioni lineari dall’andamento lirico. Forgia dei volti dalla “massa”, che lui chiama generosamente “pluralità” piena di colore e di coesione. I suoi segni, sono colori pieni di vita, di speranza o forse, meglio ancora profetici? …
Maestro e pittore contemporaneo
Ezio Cella
Principali esposizioni:
2016
Ferrara, Clinica Day Surgery, personale
Tolentino (Mc), Museo Camera Napoleone, collettiva
Follonica (Gr), Casello Idraulica, collettiva
Bolgheri (Li), Sala Comunale, personale
Ferrara, Hotel della Vittoria, personale
Milano, Derby Bar, personale
2015
Milano, Zen Ristorante Giapponese, personale
Milano, Galleria Spazio Porpora, collettiva
2014
Milano, Galleria del Sole e della Luna, personale
2013
Pavia, Sala Santa Maria Segreta, collettiva
Spoleto (Pg), Galleria Duomo Spoleto, personale
2012
Torino, Via Lagrange, collettiva
2010
Pisa, PisArt Expò 2010, collettiva
Bari, Galleria Studio d’Arte, personale