Mauro Gazzara
Mauro Gazzara, nato a Biella nel 1958, si trasferisce nella provincia di Prato a quattro anni dove attualmente risiede. Inizia precocemente il suo cammino artistico. In giovane età inizia a fare le sue prime esperienze artistiche. Frequenta la Scuola d’Arte “Leonardo” di Prato seguendo i corsi di pittura con Anna Sanesi, disegno con Gabriella Furlani grafica con Alpo Bellandi e scultura/plastica con Mario Cappelli diplomandosi come Disegnatore Professionale e Grafico Pubblicitario.
Finiti gli studi si iscrive alla Federazione Artisti Pratesi e inizia a partecipare a molte manifestazioni, concorsi e collettive riscuotendo apprezzamenti e riconoscimenti. In seguito si ritira per un lungo periodo da questo tipo di attività, continuando in solitudine il suo lavoro e la sua ricerca artistica e interiore.
Nel 1993, in collaborazione con altri artisti, fonda “La Bottega di Arte Comune” a Iolo Prato, centro artistico nato con il proposito di fare arte come proposta culturale, personale e sociale. Tale attività si concluderà nel 2002. Nella ricerca di nuove esperienze artistiche nel 2001 entra a far parte di Eventi di Arte, Club Artisti Contemporanei Pistoiesi, e di seguito al Centro di Arte e Cultura Assioma di Prato, associazione che collega Artisti per attività e collaborazioni a livello nazionale e internazionale. Riprende la partecipazione a manifestazioni a premi alla fine del 1999.
La sua attività artistica ultra-quarantennale spazia a vasto raggio dalla pittura al disegno, dalla scultura alle installazioni, dalla fotografia al filmato d’arte. Artista in continua ricerca e cambiamento segue un percorso tutt’altro che lineare testimoniato da una produzione eterogenea che si evolve con la crescente acquisizione di consapevolezza di se stesso, del proprio lavoro e del significato dell’arte.
Elemento centrale dell’opera di Mauro Gazzara è la rappresentazione della figura umana, vista non come mera riproduzione formale del reale né come disintegrazione della figura in un’immagine astratta o metafisica. Quello che nel passato è stato frazionato viene ricomposto da Gazzara nella rappresentazione del dramma umano della vita di cui l’artista non è mero osservatore ma co-costruttore della realtà che rappresenta.
L’artista costruisce una trama narrativa attraverso la scelta dei soggetti, forme, elementi simbolici, materiali e colori per comporre un’immagine metaforica densa di significati. L’artista esplora il mondo interiore, il livello mitico, pre-verbale ed inconscio non esprimibile attraverso le sole forme di pensiero logico e lo porta in superficie attraverso una rappresentazione artistica che si pone in un punto di congiunzione tra linguaggio della razionalità e linguaggio dell’immaginazione.
Ogni opera è una storia, suscita risonanze emotive, esprime vissuti personali, miti, eredità del passato, aperture e prospettive per il futuro colti nell’attimo presente. Ne risulta un’opera suggestiva e ricca di significati fortemente innovativa ed originale.
(A. Margheri)
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