Maddalena Sirtori
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Ricerca artistica e metodo di lavoro
La ricerca artistica è sviluppata attraverso un linguaggio geometrico, non inteso come astratto ma come concreto, vicino alla realtà. Il pensiero che conduce alla scelta di adoperare queste forme geometriche muove dalla convinzione che tutto ciò che circonda l’uomo, dalla contingenza alle azioni della vita, è caratterizzato dalla matematica e da forme geometriche, spesso o sempre invisibili ma assolutamente indispensabili, invisibili in quanto essenza delle cose, e struttura portante di qual si voglia forma concreta. Prende così avvio la prima serie di lavori, nel 2013, ossia durante il secondo anno di Pittura all’Accademia di Brera, lavori che partono dal campo rettangolare apparentemente vuoto, ma dotato di una struttura portante essenziale, proprio come la nostra vita; una vita regolata da rapporti matematici e forme geometriche che ne sono la sostanza invisibile. L’operazione consiste nello scomporre il campo in strutture modulari, dove a prevalere è la forma del triangolo; i colori impiegati sono i primari che, accostati fra loro in sfumature, creano i secondari, brillando dinnanzi a noi in contrasti di complementari.
In seguito, dal 2015, inizia un nuovo ciclo di opere, sempre fondandosi sulla convinzione sopra indicata, si è cercato di riflettere sull’universo. Riflettere sull’universo significa semplicemente pensare che la matematica e geometria del nostro mondo appartengano anche al più alto universo. E’ stato sufficiente un semplice gesto, ovvero alzare gli occhi al cielo, come da sempre ha fatto l’uomo. Ecco che i rapporti matematici e geometrici, invisibili più che mai in questo universo, diventano ora visibili osservando le stelle e le stelle, ossia dei punti che da millenni l’uomo ha cercato di unire, trovandovi figure antropomorfe e zoomorfe e costruendo svariate storie che compongono le pagine della mitologia. E’ proprio per questo che si inizia ora a lavorare sulle geometrie del cielo, partendo dai punti (stelle) e dalle linee che li uniscono (costellazioni). In buona parte dei lavori si fa riferimento alle costellazioni canoniche, in omaggio ai nostri antenati che prima di noi vi hanno scorto delle figure, rilevando dai testi di astronomia le scale di riduzione e quindi le misure su cui lavorare. Nei casi in cui si studiano e osservano le costellazioni, si cerca di lavorare anche sul periodo in cui sono visibili dalla nostra posizione, collegando anche la storia legata alla figura mitologica a determinati eventi della vita. Le forme ottenute nelle opere sono il risultato di scomposizioni, linee che proseguono oltre le forme delle costellazioni e nuove forme individuate, quasi una sorta di gioco in cui libertà creativa abbraccia la regola matematica. Vi sono lavori che invece non prendono in considerazione la costellazione canonica ma nascono dalla libera unione di stelle osservando direttamente il cielo. In questo ciclo non abbiamo solamente opere singole ma anche organizzate in gruppi, ogni pezzo secondo collocazioni precise.
In seguito a questi cicli pittorici sopra elencati, segue una serie di lavori tridimensionali. La scelta di lavorare sulla terza dimensione intende ribadire la valenza concreta dei risultati, in linea con il pensiero legato alle opere. Il lavoro che inaugura questa serie è ancora legato al tema di una costellazione, Orione, largamente considerata nelle opere pittoriche. Questo ulteriore sviluppo si presenta come opera tridimensionale ma applicata alla parete. I successivi lavori sono dipinti in superficie con forme geometriche ottenute ragionando sulla struttura portante del campo e dai relativi moduli, i colori sono sempre i tre primari. Ogni opera possiede caratteristiche differenti, una sorta di valore aggiunto, sia esso il movimento e la partecipazione dello spettatore o il semplice ragionamento attorno a determinate forme geometriche. Le sculture sono sempre composte da più parti legate tra loro, a volte da elementi come il filo.
Dal 2016 seguono opere pittoriche talvolta con aggiunta di elementi tridimensionali, installazioni per interni e installazioni ambientali spaziando dal tema delle costellazioni, affrontando tematiche sociali attuali e altro ancora. Insomma, dopo la serie delle sculture, non segue un ciclo preciso che affronta una nuova tematica ma si lavora liberamente con i concetti già elaborati nelle precedenti serie.
Biografia artistica
Maddalena Sirtori, nata a Merate il 30 marzo del 1992, nel 2011 diploma di maturità artistica a indirizzo Figurativo, percorso quinquennale sperimentale progetto Leonardo, presso il Liceo Artistico Statale Medardo Rosso, Lecco, votazione 83/100.
Nel 2015 Diploma Accademico di I Livello in Pittura, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, votazione 110/110, con una tesi dal titolo: Astratto-concretismo nelle ricerche contemporanee. Relatori: Stefano Pizzi e Angelo Antonio Falmi
Nel 2017 Diploma di II Livello in Arti Visive indirizzo Pittura, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, votazione 110/110 e lode, con una tesi dal titolo: Matematica e arte, dall’apparenza all’essenza. Poesia dei numeri fra Terra e Cielo. Relatori: Ignazio Gadaleta, Angelo Antonio Falmi.
Durante gli anni del liceo e dell’Accademia, vi è la partecipazione a esposizioni collettive e concorsi, tra cui: -2016, partecipazione in seguito a selezione, con una serie di sculture di luci, alle Luci d’artista – festival internazionale delle luci “Le nuove luci dell’Irno”-Costellazioni infinite, presso il comune di Baronissi (Salerno). -2016, in occasione delle Luci d’Artista di Baronissi, esposizione collettiva presso il Museo FRAC di Baronissi, di due opere pittoriche e dei rendering riferiti alle sculture di luci d’artista. La mostra al FRAC è intitolata sempre Costellazioni infinite. -2016, esposizione collettiva Differences, presso il Palazzo dei Cittadini-Stampa, Abbiategrasso (Mi). -2016, in seguito a selezione, esposizione collettiva Palma il vecchio- Migrazioni- nuovi orizzonti, presso il Convento della SS. Trinità, Serina (Bg). -2012, partecipazione in seguito a una selezione, alla seconda edizione della rassegna IncontrArte, mostra collettiva con annesso concorso a tema libero, presso l’ex convento dei Frati Minori a Brienza (Pz). -2012, in seguito a una selezione, esposizione collettiva, con annesso concorso (quarta edizione), Premio Enogenius, con un’opera a tema (euforia di Dioniso), presso Palazzo Frusci a Barile (Pz). -2011, esposizione collettiva “Lecco, città del ferro”, presso la Torre Viscontea di Lecco, con un’installazione. -2009, esposizione collettiva presso l’ex municipio di Lomagna (Lc) organizzata in occasione della festa della donna, con due opere pittoriche sul tema della donna. -2008, esposizione collettiva Specchiarsi in Brivio, presso la biblioteca comunale di Brivio (Lc), con un’opera pittorica. -2008, partecipazione al concorso Lomagna in cornice, dal tema Emozioni, presso l’ex municipio, con un’opera pittorica. -2008, esposizione collettiva Omaggio a Roberto presso l’ex municipio di Lomagna (Lc), con tre opere pittoriche. -2007, esposizione collettiva Omaggio a Roberto, presso l’ex municipio di Lomagna (Lc), con tre opere pittoriche.
Mostre ed Eventi:
2018
Febbraio:
– Collettiva “zoo art” presso la Chie Gallery di milano;
– biennale d’arte contemporanea della Brianza, presso il monastero del lavello di Calolziocorte (Lc).
– collettiva “la camera delle meraviglie” presso la galleria Mentana di Firenze.
– collettiva per il premio umanità, presso la società umanitaria di Milano.
Marzo:
– la mostra da lei, per la festa delle donne;
– collettiva “Youngh art”, presso il museo Marte, a Cava dei Tirreni (Sa)
Aprile:
-esposizione di tre opere presso uno stand ad “Artexpo” a New York.
Maggio:
– collettiva “on tour”, presso la Arcade Opera Gallery a Londra.
Giugno:
– collettiva “on tour”, presso Palazzo Priuli Bon, Venezia.