Gino Amaddio Il cacciatore di arcobaleni
Il cacciatore di arcobaleni
Chiunque si trovi ad osservare un dipinto di Amaddio resta sorpreso dal suo carattere dominante, “la malinconia” . Una malinconia dolce, inconscia, non voluta ma tangibile e persistente. L’Artista è un esperto d’arte, particolarmente dedicato alla rappresentazione del paesaggio toscano, non proviene da cattedre universitarie, ne da altri campi della cultura, la sua apprezzabile qualità di pittore, nasce da un mistico colloquio con la natura, una poesia sottile che penetra nell’anima, una dolce malinconia in cui affiora un senso di pace serena, di amore verso tutto quello che intorno a lui ha palpito di vita. Spesso l’opera dell’Amaddio, riesce a trasmettere quel tipo di emozione. Viene spontaneo chiedersi….cosa accadrebbe se l’artista cominciasse a dipingere complessi nuovi con elementi ricavati non dalla realtà di visione ma dalla realtà di concezione. Il critico che per sua abitudine e conformazione mentale riesce a vedere le nascoste potenzialità, immagina anche un diverso risultato finale. Però c’è da chiedersi fino a che punto sia giusto modificare la realtà di un “cacciatore di arcobaleni” follemente innamorato della natura con le sue estasi, le sue ingenuità, le sue sofferenze e i suoi nirvana.
Giovanni Camelo