Descrizione
Tecnica mista su tela, acrilici, stucco, lino, cm. 50×40
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Fides et Pneuma – La dualità di un enigma irrisolto
Fides et Pneuma è un’opera che affonda le radici in un intreccio complesso di concetti religiosi, filosofici e affettivi, attraverso il legame profondo tra uomo e cane, tra spirito e fede. La raffigurazione di un volto frammentato, dove le linee e i colori si mescolano e si sovrappongono, ci invita a riflettere su come la fede, o fiducia, o fedeltà, legati ad un istinto terreno, e lo spirito, soffio vitale, l’anima che aspira al trascendente, possano essere separati eppure interconnessi in modo indissolubile.
Da un lato, Fides rappresenta la fede, la lealtà e la fedeltà pura, un concetto che si materializza attraverso la figura di un cane umanizzato, simbolo di una dedizione incondizionata. La fedeltà del cane non chiede domande, ma si dona senza riserve, incarnando il principio della fiducia assoluta.
Dall’altro lato, Pneuma, il soffio vitale, lo spirito che anima l’essere umano, si fonde con l’immagine di un occhio vigile e attento, come se osservasse il mondo alla ricerca di risposte, di verità spirituali. Qui, l’uomo è un essere razionale, alla continua ricerca di senso, guidato dal respiro dell’anima, un’entità che aspira al divino e che si interroga sull’essenza della vita.
Al centro, un filo sottile, come uno spiedino o una spilla, attraversa il collo delle figure, unendo e separando al tempo stesso. Questo elemento inquietante suggerisce un conflitto tra l’istinto primordiale di fede incondizionata e il desiderio di un respiro vitale che cerca risposte. La connessione tra Fides e Pneuma sembra essere al tempo stesso un legame sacro e un sacrificio necessario, come se l’unione tra parte spirituale e parte istintiva fosse forzata, costringendo la fede e lo spirito a coesistere in un equilibrio fragile e doloroso.
Questa riflessione complessa e ambigua ci invita a chiederci se la fede, in quanto fiducia incondizionata, possa davvero convivere con lo spirito che cerca risposte e spiegazioni razionali. L’opera esplora il sacrificio implicato nel cercare di fondere questi due mondi, suggerendo che forse la verità risiede nell’accettazione della loro dualità e nella consapevolezza che, purtroppo, il cammino verso l’equilibrio può essere doloroso e incompleto.
In Fides et Pneuma, l’artista ci pone di fronte a una domanda essenziale: possiamo davvero unire ciò che è terreno con ciò che è divino senza perdere una parte di noi stessi? È possibile mantenere la purezza della fede mentre ci sforziamo di comprendere lo spirito e il suo mistero? L’opera non offre risposte facili, ma ci sfida a esplorare il confine tra fede e spirito, tra amore incondizionato e ricerca della verità.
Maria Teresa Majoli, marzo 2025