Fiorenzo Isaia
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Fiorenzo Isaia, nato in terra di Langa e sinora vissuto fra Torino e provincia, è attualmente residente a Castiglioncello (Rosignano Marittimo – LI).
Nel corso della sua lunga carriera artistica ha partecipato a innumerevoli manifestazioni, esposizioni e concorsi d’arte sia in Italia che all’estero, ricevendone riconoscimenti, premi e critiche lusinghiere.
Partecipa assiduamente in qualità di socio ed espositore alle iniziative promosse dal “Piemonte Artistico Culturale” e dalla “Società Promotrice delle Belle Arti” di Torino.
Tra le svariate mostre personali e collettive spiccano per importanza quelle allestite negli anni Ottanta-Novanta in diverse gallerie d’arte di Torino, Bologna, Roma, Aosta, Piazzola sul Brenta (Pd), Todi (Pg), Cuneo, Alba e Saint Jean De Maurienne (Francia).
Da citare inoltre le partecipazioni alla Mostra Nazionale di Santhià (2° premio nel 1977, e continua poi a conseguire premi nazionali); al Premio “Città di Milano” (3° premio nel 1980); alla mostra-concorso su invito al Comune di Vaiano, Firenze (2° premio nel 1986); alla mostra collettiva di artisti locali presso la Galleria Civica d’Arte Contemporanea nel Palazzo Lomellini a Carmagnola (1990); alle manifestazioni del Settembre Saluzzese e di “Saluzzo Arte” (Premio Speciale della Critica nel 1994); al “Gran Premio Internazionale di Pittura” di Bormio (1° premio Presidente “Contea di Bormio”); all’esposizione presso l’Enoteca Regionale del Barbaresco nell’omonima città del cuneese (2001, opere riprese e trasmesse da Rai3); alla mostra-concorso indetta dalla Galleria d’arte Civica del Pastello Soffice di Lequio Berra (vincitore del 1° premio nel 2007); alla mostra collettiva dell’Associazione Culturale “Studio 13” nella Chiesa di San Domenico ad Alba (2012); alla collettiva di sei autori “I maestri dell’acquarello” organizzata dalla Galleria “Arte Città Amica” di Torino (2012 e 2013) e all’esposizione presso la GAM di Torino di un’opera premiata al Concorso della Biennale Internazionale d’Arte “Arte Città Amica” (marzo 2012); alle mostre collettive “WeekendArt” degli artisti del Gruppo “Studio 13”, tenutesi nel 2012 a Grinzane Cavour e nel 2013 e 2014 al castello di Roddi d’Alba; alle collettive natalizie presso la Galleria “Arte Città Amica” di Torino (2013-2017); alla mostra collettiva di 6 pittori figurativi dello “Studio 13” nello “Spazio Eventi” del comune di Bra con sede a Pollenzo (dicembre 2013 – gennaio 2014).
Nel 2014 si evidenziano le segnalazioni conseguite dalle sue opere al Premio “Matteo Olivero” a Saluzzo e al Premio “Cesare Pavese” – sezione pittura – a Santo Stefano Belbo, e la partecipazione alla manifestazione d’arte contemporanea “Paratissima” nella sede di Torino esposizioni (novembre 2014). Dal 2014 al 2016 ha partecipato a mostre collettive in diverse sedi della Regione Piemonte a Torino, e nel 2016 nella sede espositiva della Provincia di Cuneo nella città stessa.
Le ultime mostre personali sono state allestite a Carmagnola nella chiesa di Sant’Agostino (settembre 2009) e nella chiesa di San Rocco (settembre 2011), ad Alba presso la Cooperativa Libraria “La Torre” (novembre 2013) e a Torino nella Galleria “Arte Città Amica” (settembre 2015).
Molte sue opere sono state apprezzate e recensite su importanti riviste e quotidiani nazionali da critici quali L. Carluccio, R. De Grada, G. Breddo, M. Pistono, A. Mistrangelo, V. Bottino, A. Oberti, P. Mantovani, E. Bergamino, G. Folco e G.G. Massara.
Alla loro penna si devono le seguenti recensioni critiche, che bene sintetizzano l’atmosfera, l’intensità e la passione che traspaiono da ogni dipinto di Fiorenzo Isaia, riuscendo a esprimerne appieno l’emozione.
“Abbiamo riscontrato in Fiorenzo Isaia una nobiltà di mestiere che indubbiamente molti pittori non possiedono: paesaggi sognanti e naturali nello stesso tempo, figure reali e meravigliosamente fantasiose. Un pittore che preferisce l’espressività di un linguaggio antico e sempre nuovo, la trasparenza e la grazia delle immagini di un realismo che potremmo definire magico”.
Antonio Oberti, Torino
“La sua vera personalità affiora e si decomprime, ingigantisce a contatto con la natura, che a sua volta si apre a lui come amante vogliosa, scrutata e riscoperta ogni volta con una lente ideale che ne rivela i segreti maliosi, intuiti e filtrati con enorme sensibilità. Ecco il significato di questi ritratti agro-pastorali, sorti da una simbiosi spirituale col vate mantovano vissuto venti secoli addietro, miniati in dettagli splendidi nella loro squisita fattura tecnica e cromatica”.
Mario Pistono, Santhià
“La sua particolare opera evidenzia buoni elementi di tradizione e cultura combinati con una perspicua osservazione oggettiva del reale. Il tutto è trasportato in una dolce e contenuta atmosfera di magica intensità”.
Premio Speciale della Critica, Saluzzo 1993
“La pittura di Fiorenzo Isaia è ancora capace di stupire per il mestiere antico, misurato, equilibrato di colore, forma, composizione: una rarità, ormai, tra gli autori contemporanei, che si spiega però con la grande passione dell’artista per il Surrealismo da un lato e per la tradizione dall’altro, per la scuola e la cultura italiana tra passato e presente, che nel paesaggio, nella natura, sapeva ancora cogliere il senso del bello assoluto. Nel corso della sua lunga e apprezzata carriera artistica Isaia ha partecipato a numerose esposizioni in Italia e all’estero, ricevendo premi e riconoscimenti dalla critica e dal pubblico.”
Guido Folco, Torino