Elisabetta Ecca, Baciami ancora
Baciami ancora. tecnica mista su tavola, cm. 30×45
Guadagnava vento,
quel gelo spettrale che offendeva le tue carni.
Quell’ignuda rocca sulla quali riposavi,
era l’ultima culla della tua solitudine.
Non potevo lasciarti tra gli scogli,
naufraga, senza un riparo.
Presi coraggio e iniziai a schiantar le mie labbra amabilmente,
sugli scivoli del tuo dorso,
sui crinali di un disagio che andava tramutando in tepore ospitale.
(Alessandro Caredda)