Franca Benfenati
Franca Benfenati è nata a Santiago del Cile, dove ha studiato e vissuto fino a venti anni. Trasferitasi in Italia si è avvicinata al mondo dell’arte iniziando così l’attività di pittrice.
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E’ quanto mai riduttivo questo mio intervento, in quanto l’opera della pittrice Benfenati, data la sua complessità espressiva (vedi il disegno, la tecnica e il montaggio cromatico) richiederebbe ben altri spazi.
Cercherò, pur nella sintesi, di dare una idea ben precisa dell’opera di questa originale pittrice.
Precisando che l’autrice si colloca di diritto in questo consesso, senza averlo minimamente vissuto, con pochi colori riesce a comunicare e trasmettere a suo modo il fare pittura con gesti, segni e prospettive a volte impossibili, esprimendo così tutta la sua carica di grande “sensitiva” del colore.
Derain ebbe a dire:
“La pittura è l’atto spontaneo e puro dell’anima del dipingere. “
La Benfenati, come i Fauves, sostiene che tutte le qualità tecniche personali rappresentative sono escluse dall’opera d’arte intesa come singolare modo di rappresentare il reale attraverso il colore puro.
In un certo senso ostentarono una certa anarchia del colore. Ben sappiamo che dalla fine di un movimento, per logica naturale, ne nasce un altro, così dal fauvismo nacque quel movimento definito “Espressionismo”.
A conclusione, la Benfenati, anche se appartiene idealmente a questa corrente, da tempo sta esprimendosi con successo (e molte sue opere oggi ce lo testimoniano) in modo del tutto personale, mentre, sapientemente, del fauvismo riporta solo intimamente la lezione, per esplodere ogni volta con nuove personali sapienti composizioni.
Paolo Lapi, 2014
Franca Benfenati