Ottorino Stefanini

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Ottorino Stefanini nasce a Roma l’8 settembre del 1954.

Conseguito il Diploma presso il 1° Liceo Artistico di via Ripetta di Roma inizia a collaborare con alcuni laboratori fotografici della capitale sia nell’ambito cinematografico che in quello pubblicitario.

Nel 1979 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Viterbo. Sempre a Viterbo, nel 1979 espone per la prima volta le sue opere in una collettiva patrocinata dal Comune. Dopo un lungo periodo di ricerca e sperimentazioni, negli anni 2000 ritorna alla tela per sviluppare ed esprimere le diverse esperienze acquisite. E il 2005 segna, in modo definitivo, la maturità artistica della sua opera. I numerosi premi della critica e l’interesse del pubblico danno ragione alle nuove espressioni artistiche.

Stefanini è un artista contemporaneo e la sua opera rappresenta in maniera semplice, chiara e crudele le incertezze, le contraddizioni e le paure che caratterizzano questo complesso e articolato periodo.

Ha esposto in vari siti nazionali di prestigio, come negli spazi Museali della Cascina Farsetti e di Villa Vecchia di Roma, selezionato per una personale nello spazio caffetteria del Chiostro del Bramante, nel Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi. Ha inoltre partecipato a eventi internazionali quali lo Spectrum Miami Art Fair di Miami e all’Art Show Spring Edition 2015 di Hong Kong. Sempre nel 2015 è stato selezionato per opere fotografiche al Concorso Internazionale A4ART dal DAPHNE MUSEUM ART di Capua e vincitore del premio Metro, arte del riciclo nel 2016.


Gli Uomini senza volto di Stefanini Ottorino

“Le opere di Stefanini Ottorino hanno uno speciale magnetismo perché in ognuna di quelle sagome dai cappelli gialli, rossi, verdi, bianchi, che nascondono i volti non volti, possiamo riconoscere ognuno di noi, con le nostre inquietudini con il colore delle nostre solitudini. L’impianto iconico deciso e la linea compositiva rappresentata dall’unicità del tema, descrive infatti la dimensione psicologica del disagio che l’uomo di oggi incontra nel suo cammino. Infatti Stefanini coglie l’uomo che spesso è artefice della rovina del suo pianeta nei momenti che attraverso silenzi infiniti cammina alla cieca alla ricerca del suo “io”.

Le figure in fila che evidenziano contenuti simbolici, esplorano nascosti pensieri in uno spazio che diventa dimensione psicologica. Tra primi piani e volumi, misteriose figure, come manichini, nascondono sotto i cappelli, tutti uguali, quegli intimi pensieri dell’inconscio che danno corpo ad una profonda inquietudine.”

Mara Ferloni, giornalista, critico d’arte, direttrice dell’Agenzia di stampa Ages


Vincitore del premio Fructidor 2017 by Il Melograno Art Gallery

La produzione pittorica presentata da Ottorino Stefanini in occasione del Fructidor 2017 (V edizione), evento organizzato dalla galleria d’arte Il Melograno di Livorno, propone umane sagome disanimate disposte in geometrie che richiamano l’estetica di rigide parate militari, scacchiere d’umanità massificata asservita ad un pensiero unico marcatamente unidirezionale. La ripetizione quasi ossessiva della spigolosità dei volti, accentuata dalla presenza di un abbigliamento uniforme e monocromatico, esprime in modo compiuto la profonda idea di una relazionalità fredda e assente, disegnando possibili letture della società attuale che interrogano il fruitore sul proprio vissuto e sulla propria umanità.

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