Angela Cosenza

Paesaggista di formazione

La mia arte è il mio sentire il paesaggio

E’ il segno impresso alla natura dall’uomo e dal tempo

E’ vibrazione profonda racchiusa nella materia

E’ geometria musicale

E’ prospettiva armonica

E’ riconnettere l’uomo con la (sua) natura.

Anitya

Diplomata in lingue nel 1989 mi sono iscritta alla facoltà di Scienze Politiche dando un taglio socio ambientale al percorso di studi, con Laurea in Sociologia Urbana e tesi sui grandi parchi. Nello stesso periodo ho frequentato i corsi di scuola libera del nudo e incisione all’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Ho completato la mia formazione con il master di II livello in Paesaggismo dedicandomi poi alla progettazione di spazi verdi.

Negli ultimi anni il lavoro artistico, coltivato da sempre come bisogno espressivo esclusivamente personale, si è aperto al mondo ed ha iniziato a nutrirsi proprio della relazione con chi osserva. Da qualche anno ho scelto di vivere questa esperienza fino in fondo facendo della mia arte il mio lavoro.

Vedo il paesaggio come combinazione di segni e di identità iscritte su un dato territorio. Il frutto del tempo e dell’agire (e dell’interagire) dell’Uomo e della Natura. Il segno antropico e quello naturale che si fondono e si dissolvono.

Nel mio lavoro ricerco istanti di equilibrio dinamico, di sintesi armonica, tra Uomo (il ferro) e Natura (il legno). Ma anche tra l’uomo e la sua natura. Tra materiale e spirituale.

Paesaggi residui dove il tempo rimuove gli eccessi e svela l’anima e dove la giusta relazione genera bellezza.

Paesaggi in divenire, realizzati con materiali poveri di valore ma ricchi di storia, dove il segno del tempo è reso visibile, sottolineato, esaltato.

Paesaggi ricostruiti dove ogni frammento è rispettato nella forma e dove l’assonanza è data dall’incastro giusto.

Frammenti di vita. Pezzi di mondi. Paesaggi in viaggio.

Ma anche paesaggi interiori dove ricomporsi. Dove riconnettersi. Frammenti di identità che si fondono e si dissolvono.

Paesaggi dove il dolore diventa poesia.

Filo conduttore quella vibrazione profonda che punta a elevare la materia e ad elevare se stessi attraverso la materia.

Istanti di poesia che nutrono l’anima

Angela Cosenza

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